È possibile che il proprietario di un locale della costa toscana, protagonista indiscusso delle notti estive degli ultimi vent'anni, organizzi per i suoi più affezionati clienti una settimana bianca a Madonna di Campiglio, o che venga invitato a Parigi dallo staff della discoteca più famosa della capitale -Les Bains Douches- per una tre giorni tutta musica e cucina italiane?
È possibile, se questo personaggio si chiama Mauro Donati e il suo locale è il Ciucheba di Castiglioncello (LI). Fascino, amicizia, amore per il rischio sono i punti di riferimento di tutta la sua vita. Donati è nato a Castiglioncello ed è cresciuto "davanti" a locali come La Lucciola e l'Intras Club. All'inizio degli anni '60 "esplodono" le notti d'estate quando Dino Risi, regista de "Il Sorpasso", decide di affidargli una piccola parte nel film. Ma è la scuola d'arte, frequentata a Firenze, a far scoprire a Donati una passione nuova, la pittura, e un orizzonte diverso, quello di Parigi.
A Parigi, tra il 1964 e il 1968, vive disegnando copertine di dischi. Dagli scarti di una tipografia sotto casa preleva i cartoncini sui quali disegna le linee dolci delle colline toscane e che in seguito vende a Montparnasse e a Saint Germain des Près; quando i soldi dei disegni non bastano, Donati impara un'"arte" diversa, quella del barman e poi del selezionatore dei clienti al Rock'roll Circus.
Ma la nostalgia del Belpaese si fa troppo forte e all'inizio degli anni '70 Mauro Donati fa ritorno in Italia, dove apre uno studio di grafica. A pochi mesi dal suo ritorno è un amico a offrirgli l'occasione di dirigere il suo primo locale: La Taverna di Cecina Marina.
Racconta Donati: "Passavo tutte le notti lavorando febbrilmente, ero allo stesso tempo barman, disk jockey, intrattenitore. Alla fine della prima estate spesi tutti i miei guadagni in una clinica per disintossicarmi dalle fatiche notturne".
Le esperienze parigine e la volontà di Donati trasformano La Taverna in un locale alla moda: le estati del 1970, '71 e '72 rappresentano tre successi consecutivi. Per dipingere restano i mesi invernali. Nell'inverno del 1972, poco prima di Natale, Ciuti, Cherici e Bartalesi, i tre proprietari del Ciucheba (il nome è formato dalle prime sillabe dei loro cognomi), aperto da tre anni a Castiglioncello, gli offrono di rilevarlo; una nuova scelta di vita e una nuova scommessa vinta.
Fin dall'inizio, era Testate del 1973, Donati decide di caratterizzare il suo locale: avrebbe dato spazio a tutti i giovani artisti del cabaret. Per scritturare il primo, Giorgio Ariani, si fa prestare centomila lire da un amico. Ospita il primo spettacolo fuori Roma di Renato Zero; accompagna la nascita dei Giancattivi, con Athina Cenci, Francesco Nuti e Alessandro Benvenuti. Da quell'estate i Gatti di Vicolo Miracoli non mancheranno una stagione, fino a offrire al Ciucheba la loro ultima esibi zione di gruppo.
La fortuna del Ciucheba si deve alla personalità e alle capacità di Donati e al suo rapporto umano con gli artisti: Piero Ciampi ha cantato per l'ultima volta qui, Lucio Dalla, Renzo Montagnani, Gino Paoli, Giorgio Albertazzi frequentano il locale abitualmente improvvisando piccoli spettacoli. Amicizia e riservatezza sono le armi di Donati. Mentre Mauro Donati non lascia passare anno senza minorare le strutture, ampliare gli spazi, differenziare l'offerta per rispondere a tutte le aspettative del pubblico, si forma la leggenda di questo locale e del suo proprietario. Grazie al Ciucheba, il legame di Donati con Castiglioncello si rafforza.
È lui a portare i grandi concerti al Castello Pasquini, a tentare di far nascere un mercato dell'antiquariato, a rilevare il vecchio bar Centrale sulla piazza del paese per trasformarlo nel Caffè Ginori, dal nome dell'antico palazzo che domina la piazza.
Dal 1973 sono stati molti i locali offerti a Donati in tutta Italia, ma pochi hanno tentato di comprare il Ciucheba: chi l'ha visto ha capito che quello è il suo locale.
Donati vive in una torre di un castello medioevale nel centro di Rossignano Marittimo, ma di sera la sua casa è il Ciucheba. "Una casa -come dice lui- dove non si va, ma una casa dove si ritorna".
Marchio di qualità SILB nelle discoteche dell'Umbria
Maurizio Broccolo - da poco nominato Consigliere nazionale SILB - è un presidente regionale davvero intraprendente. Nella sua regione, l'Umbria, è riuscito a mettere d'accordo i locali sia della provincia di Perugia sia di Terni attorno a una singolare iniziativa, che prevede oltretutto il patrocinio dell'Assessorato regionale Cultura e Turismo.
Dopo aver ideato e coordinato un intelligente meccanismo di solidarietà per arginare il fenomeno dei biglietti omaggio in Umbria, Maurizio Broccolo ha varato l'iniziativa di cui riportiamo il logo qui in basso: un marchio di qualità esposto all'ingresso di tutte quelle discoteche e locali da ballo in linea con le normative SILB e che garantiscono un servizio di qualità alla clientela.