La lettera inviata al Ministro Scotti

  • A tutte le prefetture
  • A tutti i comandi provinciali dei W.FF.

OGGETTO: Servizio di vigilanza nei locali di pubblico spetta colo di cui all'art. 2 lett. b) della legge 261711965 n. 966.

Il Consiglio Direttivo SILB, Sindacato italiano Locali da Ballo aderente alla FIPE, riunito in assemblea il giorno 2811/1992, a seguito di numerosissime segnalazioni provenienti dagli associati di tutte le provincie d'Italia, intende evidenziare alle Autorità in indirizzo quanto segue:

  • 1 Comandi Provinciali dei Vigili del fuoco, a seguito della circolare del Ministero dell'Interno Nc 27 MI.SA. del 7/10/91 stanno obbligando gli imprenditori dei locali da ballo a richiedere servizio di vigilanza dei vigili del fuoco, sotto pena di pesanti conseguenze anche in ordine alla revoca della licenza di esercizio:
  • i provvedimenti dei Comandi Provinciali e delle Prefetture non sono stati modificati o revocati neppure a seguito della successiva lettera circolare del 4/12191, la quale ha precisato in termini perentori che il suddetto servizio di vigilanza va obbligatoriamente richiesto esclusivamente dagli esercizi ai quali detto servizio è stato espressamente prescritto dalla CPVLPS (Commissioni Provinciali di Vigilanza Locali Pubblico Spettacolo) in occasione della verifica di agibilità, sicurezza e staticità di cui all'art. 142 Regio Decreto N~ 635 del 6/5/1940.

A tutt'oggi. difatti. il servizio viene imposto anche a locali che non hanno mai ricevuto la suddetta prescrizione della CVLPS. Detta situazione, diffusa in tutta la Penisola, ha provocato e provoca gravissimi danni economici all'intera categoria, costretta a subire pesantissimi, ingiustificati e illegittimi oneri, tant'è che. in data 11/1/92, il SILB-FIPE ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio. Poiché tale circolare compromette la sopravvivenza economica di migliaia di aziende nostre associate, il SILB intende invitare ciascuna azienda colpita dal provvedimento a presentare denunce e ricorsi in proprio.

Con la presente, pertanto, invitiamo il Sig. Ministro ad intervenire presso tutte le Prefetture affinché si riporti nello spirito della circolare l'eventuale servizio di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.

IL PRESIDENTE
Dott. Bruno Cristofori

La circolare del ministero dell'Interno del 7/10/91 già di per sé era poco chiara, taluni comandi dei vigili del fuoco per di più l'hanno interpretata con eccessivo zelo, comunque nel modo peggiore, come il comando di Brescia, che nel novembre scorso imponeva la presenza dei VV.FF. al Kalua di Orzinuovi e ad altre discoteche della zona, al prezzo stracciato di 200.700 lire orarie per ogni vigile. Il titolare del Kalua, Renato Zecchi, il 10 gennaio ha presentato, unitamente alla FIPE e al SILB, ricorso al TAR del Lazio contro il sopruso.

In attesa di una sentenza che è lecito prevedere favorevole e in presenza del ripetersi delle imposizioni, il presidente del SILB il 28 gennaio ha mandato al Ministro dell'Interno e alle autorità e amministrazioni interessate la lettera che riproduciamo qui di fianco.

Ci auguriamo che la vicenda si risolva al più presto, ma se nel frattempo dovesse venire imposta la presenza dei VV.FF. in discoteca, l'imprenditore, come suggerisce l'avv. Attilio Pecora, deve:

  1. non effettuare i richiesti versamenti in denaro;
  2. conservare la richiesta pervenuta, con la relativa busta;
  3. consultare immediatamente un legale, per ricorrere al TAR contro la richiesta suddetta;
  4. notificare il ricorso al TAR entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta;
  5. presentare ricorso al TAR anche se i primi pagamenti sono stati fatti;
  6. consultare un legale anche se sono già trascorsi i 60 giorni, giacché è ancora possibile ottenere il rimborso di quanto pagato con un'opportuna azione legale.