Associazione Italiana Agenzie Teatrali 1992

L'A.I.A.T. si batterà per lanciare la musica dal vivo

Nata da pochi mesi, l'A.I.A.T., Associazione Italiana Agenzie Teatrali, è già impegnata in un'intensa attività. Fra i suoi obiettivi, oltre alla riforma legislativa del settore nel contesto europeo, l'associazione ha la salvaguardia e la valorizzazione del settore artistico in generale e in particolare della musica dal vivo e la lotta all'improvvisazione e all'abusivismo fiorenti nel settore. L'A.I.A.T., che ha sede in Lugo di Romagna (Ravenna), via Mariotti 1, tel. 0545/34114 - 34115 (anche fax), è presieduta da Michele Petralia, con Tonino Gentili e Luciano Biscaro vice presidenti e Gianni Miccichè consigliere addetto all'ufficio stampa e pubbliche relazioni.

Nella foto, il direttivo dell'associazione al completo: da sinistra in piedi, Vincenzo Nonni, Piervittorio Morsiani, Alessandro Novaga, Raniero Cecchini, Nefro Lusuardi, William Gavioli, Luciano Biscaro, Gianpaolo Tanzi, Massimo Pari, Michele Petralia; da sinistra seduti: Gianni Miccichè, Graziella Degli Esposti, Roano Zanotti, Ermelinda Soavi, Tonino Gentili.

Fiducia confermata al presidente dell'APPE

Giuseppe Colucci è stato riconfermato per altri tre anni alla guida dell'APPE, Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova, che presiede dal 1982. Lo affiancano i vice presidenti Alessandra Gottardo ed Enzo Storti; il Consiglio di presidenza è completato da Giampaolo Bovo e da Flavio Soranzo.

Il nuovo direttivo si è impegnato a realizzare diversi obiettivi: rafforzare il ruolo dell'organizzazione dove i rapporti sono più delicati e conflittuali (previdenza sociale, politica turistica e di promozione, SIAE, regolamenti sanitari, ecc.); migliorare ulteriormente la nuova immagine della categoria; stabilire accordi con altri settori imprenditoriali operando a tutti i livelli come FIPE e come Confcommercio; mantenere l'autonomia dei pubblici esercizi dal mondo politico impostando nelle sedi istituzionali un dialogo di tipo nuovo che consenta interventi efficaci su tutti i problemi riguardanti la categoria.

Fernando Olivieri consulente per questioni SIAE

Si porta all'attenzione di tutti gli associati che il dottor Fernando Olivieri è professionista convenzionato con il SILB per consulenze relative a tutti i problemi che riguardano la SIAE. Il dottor Olivieri è infatti un autorevole esperto in materia essendo stato per anni funzionario nella Direzione Siae di Milano, con competenza specifica per quanto riguarda discoteche e locali da ballo. Il dottor Fernando Olivieri è contattabile allo 02/233951.

Pochi i poliziotti sulle strade italiane

"Io non criminalizzerei l'orario delle discoteche, punterei invece sul controllo della somministrazione delle bevande alcoliche e sullo spaccio degli stupefacenti. Poi auspico uno fattiva ed efficace campagna di educazione giovanile sui limiti di velocità. Infine una piò diffusa distribuzione della polizia anche municipale sul territorio": così si è espresso l'on Enrico Ferri, vice presidente della Commissione trasporti e ambiente del parlamento europeo, al decimo convegno nazionale di polizia locale svoltosi a Riccione, cui hanno partecipato esperti di diversi Paesi. Dal convegno è emerso tra l'altro che gli incidenti stradai non sono collegabili agli orari di chiusure delle discoteche bensì alla velocità e all'alcool che diminuiscono in presenza di controlli assidui e severi. Insomma, occorre sorvegliare di più e meglio le strade. Ma in Italia i poliziotti (statali, non locali) sono uno ogni quasi 2.000 abitanti, mentre a Barcellona sono uno ogni 1.600, in Svizzera uno ogni 800-1.000 e in Baviera addirittura uno ogni 600 abitanti.

Il 44% dei teenagers frequenta le discoteche

Da un'indagine condotta dall'Ispes (Istituto di studi politici, economici e sociali) risulta che l'ascolto della musica rock è al primo posto, con una percentuale dell'81%, nelle attività ricreative dei giovani italiani. Seguono nelle preferenze il cinema, frequentato dal 69,2% degli intervistati, e il ballo, con il 57,5% di presenze. In particolare, le discoteche sono frequentate dal 44% dei ragazzi di età compresa fra i 14 e i 18 anni.

L'ascolto della musica rock avviene per lo più nella propria camera (90%) e in casa in compagnia con gli amici (53%). Un vero tracollo ha avuto la passione per i grandi concerti: per il 44,9% dei giovani interpellati dall'Ispes sono organizzati in posti troppo lontani, il 16,2% li trova troppo costosi e al 16,2% i concerti rock non interessano.

La disco non c'entra con la crisi del pittore

"...è stata abbassata dalle molestie rumorose la soglia del mio immaginario; di conseguenza non ho potuto creare": di qui le vibrate proteste e i due miliardi di indennizzo che il no to pittore milanese Enrico Baj sarebbe intenzionato a chiedere alla discoteca "La Selva" di Vergiate (Varese), dove da anni sovente abita e lavora in una villa immersa nel verde di una collina. La somma verrebbe devoluta ad opere assistenziali.

Sollecitato anche da numerosi altri cittadini che lamentano il forte, fastidiosissimo rumore ingiunto che sarebbe provocato, a loro dire, durante l'estate dalla discoteca e dagli automezzi in transito sulla vicina autostrada, il Comune di Vergiate, alla luce anche della recente normativa sui limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi, ha effettuato minuziose misurazioni a campione Presso il locale incriminato di cui è titolare Vlncenzo Melfi.

I tecnici incaricati sono arrivati alla conclusione che "il rumore prodotto dalla discoteca-bar-ristorante "La Selva" di Vergiate - Via Milano n. 23 deve considerarsi entro i limiti presti dal D.P.C.M. 01/03/1991". In conclusione, in discoteca è innocente, non è una fonte di inquinamento acustico: di conseguenza Enrico Baj deve cercare altrove la spiegazione della spinta creativa improvvisamente venuta meno.

Marco Arzeni, Maurizio Zonghetti, Maurizio Girolimetti, Baldassarre Montalbano.

I gestori dei locali a confronto con la polizia

Le problematiche connesse alla gestione di un locale di pubblico spettacolo e la piaga dell'abusivismo sono stati gli argomenti di centro di un incontro-confronto fra i gestori dei locali da ballo e le Forze di polizia della provincia di Pesaro. L'incontro, che si è svolto presso la sede della Confcommercio, è stato voluto dal SILB di Pesaro guidato da Maurizio Girolimetti.

Gli imprenditori hanno fra l'altro rimarcato che la volontà di mantenere sani e sicuri i locali si scontra spesso con normative obsolete che di fatto privilegiano l'attesa di un possibile evento negativo per poi provvedere di conseguenza piuttosto che un'azione preventiva dei gestori. Un esempio tipico è l'impossibilità di vietare l'ingresso a chiunque anche se ubriaco, rissoso o pregiudicato, se non correndo il rischio di essere denunciati.

Per quanto riguarda le feste abusive, il Sindacato ha ribadito la sua più ampia collaborazione all'opera di prevenzione e vigilanza delle forze dell'ordine, che negli anni scorsi ha ottenuto risultati apprezzabili. Le forze di polizia, a loro volta, per bocca del vice questore Montalbano, hanno confermato la massima disponibilità per ridurre ulteriormente il fenomeno e per risolvere certi problemi di gestione evidenziati dagli imprenditori.

Nella foto, da sinistra, il segretario SILB di Pesaro Marco Arzeni, il direttore della Confcommercio pesarese Maurizio Zonghetti, il presidente provinciale SILB Maurizio Girolimetti e il vicequestore Baldassarre Montalbano.