Sabato 4 dicembre, quasi le cinque del pomeriggio. Mi trovavo nella piazza di un paese della Lomellina, affascinato da un castello medioevale nel quale visse la regina Teodolinda e vi soggiornò Federico Barbarossa. Ero in macchina, aspettando un amico e, rimirando il castello, ascoltavo Radio Montecarlo. II dee-jay stava intervistando quel Francesco Baccini, cantautore assai famoso, che in arte si propone Baccini e basta. A un certo punto il dee-jay spara una domanda secca: "Se tu, Baccini, avessi la possibilità di diventare, per un giorno, presidente della Repubblica, quale provvedimento adotteresti?".
Volete sapere quale provvedimento adotterebbe Baccini se, per un giorno, assumesse la carica di capo dello Stato? "Immurerebbe" (proprio cost, testuale) tutte le discoteche d'ltalia per trasformarle in locali alternativi dove, precisava Baccini, anche lui avrebbe la possibilità di divertirsi. "Immurare", secondo il dizionario Zingarelli, significa sottoporre al supplizio dell'immurazione, pena medioevale che consisteva nella reclusione perpetua in cella. Ma Baccini forse voleva dire che tirerebbe su, attorno alle discoteche, dei gran muri per farne qualcosa di diverso da quello che sono.
Francamente non mi sarei aspettato dal personaggio Baccini una simile risposta. Perché si tratta di un cantautore le cui composizioni vengono in gran parte "consumate" nei nostri locali (quindi con introiti Siae a suo profitto), perché i suoi fans sono quelli che abitualmente frequentano le discoteche, e poi perché Baccini non disdegna affatto di esibirsi e tenere concerti - pagati fior di milioni - proprio nelle nostre discoteche.
Lasciatemelo dire: in tempi come questi in cui gli atti dei Convegni SILB ci vengono richiesti da facoltà universitarie, in cui alcuni studenti ci domandano informazioni per analisi di economia sulla discoteca come azienda, in cui laureandi in architettura elaborano tesi sull'aspetto progettuale dei nostri locali, non sarà certo la stecca di Baccini a cambiare il corso delle cose e della storia. Quella di sabato 4 dicembre a Radio Montecarlo, per I'ex camallo genovese riciclatosi in cantautore arrabbiato, e stata un'uscita quantomeno inopportuna, una confessione di pessimo gusto che certo non danneggia ne il SILB ne il mondo della discoteca. Baccini è liberissimo di pensarla come crede, però ritengo giusto che tutti voi teniate presente, soprattutto quando sarà il momento di programmare concerti nel vostro locale, cosa pensa delle discoteche il cantautore Baccini. E cosa farebbe se diventasse, per un solo giorno, presi dente della Repubblica. Chissà se nel castello medioevale della Lomellina e mai stato "immurato" qualcuno...
Giancarlo Barisio
Vicepresidente nazionale SILB