Da qualche tempo veniamo presi di mira e descritti, soprattutto da certi giornali, come imprenditori avidi, opportunisti, senza scrupoli. Che questo sia un "teorema" campato per aria e totalmente assurdo non sto neanche a contestarlo, posso semmai sottolineare che rappresentiamo una categoria di imprenditori attenta ai propri interessi, questo e vero, ma con scrupolosa cura delle nostre aziende, ogni sera impegnati a tutelare chi viene nei nostri locali pagando il biglietto di ingresso, attend che il nostro pubblico non venga infastidito da quelli che - e non sono pochi - piu che il divertimento cercano la pro- vocazione, la rissa. Al di la delle demenziali definizioni di certa stampa,Vassurdo e che quando cerchiamo di rendere i nostri locali sicuri veniamo sistematicamente penalizzati dalle istituzioni, da leggi, leggine e normative che in questa nostra Italia fatta di competenze regionali, comunali e provinciali intrecciano una ragnatela cost complicata da non farci capire dove sta la ragione e dove sta il torto. Mi spiego con quattro recenti episodi collegati fra loro da una trama sottile. A una discoteca in provincia di Varese e stata recapitata una lettera, a firma del prefetto, in cui si diffida la direzione del locale di utilizzare, per il servizio di sorveglianza, le agenzie di sicurezza, quelle nuove figure professionali nate dall'esigenza di rendere i nostri locali piu sicuri. Ma come, appena qualche tempo fa iltribunale di Torino emise una sentenza in cui dava perfettamente ragione agli addetti alia sorveglianza di un locale che avevano impedito Vaccesso ad alcuni facinorosi! E, quasi di rimbalzo, la pretura di Terni aveva dichiarato legittimo Vutilizzo di apposite agenzie di sicurezza per tutelarelo svolgimento delle serate in alcuni locali. Premesso che i nostri non sono locali pubblici ma locali di intrattenimento (per cui il cliente indesi- derato o comunque a rischio pud essere lasciato fuori dalla porta), come si spiega che in una discoteca vicino a Pavia, dopo aver allontanato un cliente che disturbava e recidivo nei suoi comportamenti, i carabinieri, intervenuti sul posto, hanno dato ragione alia direzione, per poi affib- biarle, il giorno dopo, una multa di due milioni per aver impedito Pacces- so al cliente? Vado avanti? Tempo fa le cronache dei giornali hanno riferito di un ragazzo morto durante un rave party in Toscana. Prima della manifestazione il SILB di Livorno si era preoccupato di avvertire il sindaco del paese in cui si e svolto il rave party che si trattava di evento ad alto rischio, di non concedere alcun genere di autorizzazione. Quale e stata la risposta delle istituzioni e del sindaco? Per la terza volta quest'anno ha autorizzato il rave-party. Ma volete sapere l'ultima? Sindaco e autorità di Arona sono alle prese con un problema relativo alia quiete pubblica per un locale ubicato proprio nei centro storico: quale soluzione? Sindaco e giunta stanno pensando di emettere un'ordinanza di chiusura per tutte le discoteche di Arona alle 1,30, e Arona e il centro turistico più importante del lago Maggiore. Insomma, nonostante le svolte, Pltalia rimane il paese di due pesi e due misure. Una pro e l'altra contro, senno che gusto c'è?
Giancarlo Barisio
Vicepresidente nazionale SILB