Voglio esprimere il mio pensiero su di una situazione ingiusta che esiste in Italia nel mondo delle discoteche ai danni del popolo dei buttafuori o, come è più di attualità chiamarli, gli uomini della sicurezza. E un problema che sento molto, perché da più di dieci anni svolgo questo lavoro e da più di cinque anni ho fondato la Hector Police, un team di professionisti che operano in quasi tutta Italia.
In tutti questi anni purtroppo ho potuto provare di persona situazioni assurde e ingiuste verso il mio lavoro, e questo perché la mia categoria non esiste e non è riconosciuta ufficialmente; non si può neanche toccare una persona che questa subito ricorre alla denuncia, e spesso le forze dell'ordine sono contro di noi invece che con noi, troppo spesso i proprietari delle discoteche non ci assistono in alcun modo e non sempre compensano il nostro lavoro con retribuzioni adeguate (ho sentito ragazzi che prendevano 60.000 a sera e che dovevano raccogliere anche i bicchieri e fare le pulizie al termine del lavoro).
I tempi sono maturi perché questa situazione finisca. Noi non chiediamo la luna, chiediamo solo di poter esistere e lavorare con professionalità.
Le discoteche hanno bisogno di noi, chi più chi meno, perché questa è l'epoca della droga e dell'alcol e il cliente spesso è trasgressivo, maleducato, ingestibile (provare per credere) e senza dei guardiani che veglino su quelli che invece si vogliono divertire in maniera sana molte discoteche sarebbero deserte o chiuse dalle forze dell'ordine.
Dobbiamo essere consci del nostro lavoro, chiedere giusti riconoscimenti ed elevarci professionalmente. Ecco i punti su cui bisognerebbe muoversi:
- Salario adeguato ai rischi, dalle 150.000 alle 500.000 a servizio, in base anche al numero di servizi settimanali e alla distanza da percorrere per arrivare al luogo di lavoro.
- Riconoscimento da parte delle autorità e un certo potere per lavorare.
- Istituire un codice di lavoro e di etica professionale in collaborazione con le forze dell'ordine.
- Costituirsi come ditta ed emettere regolare fattura.
- Assicurarsi sugli infortuni e sulla responsabilità civile.
- Istituire un comitato che attesti che il soggetto ha tutti i requisiti morali e non per poter lavorare.
- Appoggiarsi ad un avvocato unico per ogni città che tuteli in gruppo gli uomini della sicurezza della zona.
- Mai lavorare da soli.
- Frequentare una palestra per avere una forma fisica adeguata al lavoro e curare la presenza e l'abbigliamento.
- Imparare almeno l'inglese, specie chi lavora nelle zone turistiche frequentate da stranieri.
Molte di queste cose non sono difficili da fare, occorre solo buona volontà e dedizione nel proprio lavoro e voglia di crescere. Essere riconosciuti dalle autorità è molto più difficile, ma cinque anni fa eravamo messi peggio.
Il messaggio che voglio dare ai miei colleghi è questo: crescete professionalmente, curate la vostra immagine e siate seri sul lavoro, solo così potremo vivere del nostro lavoro e sperare che un giorno sulla carta d'identità alla voce mestiere o professione ci sia scritto: addetto alla sicurezza nei locali da ballo.