Cinque piani di... Divinae Follie

Il Centro Turistico Mastrogiacomo di Bisceglie nasce come luogo di sport e tempo libero dotato di 3 campi da tennis, 2 piscine e 2 saloni attrezzati per conferenze, meeting e cerimonie. Conseguenza naturale, in un centro simile, è l'inserimento di una struttura per il divertimento notturno quale una discoteca. È proprio quello che ha pensato e fatto Vito Mastrogiacomo, mente vulcanica dell'imprenditoria barese. E così è nato Divinae Follie, in Viale Ponte Lana 3, 70052 Bisceglie (Bari), tel. 080/9580034, fax 080/9580280.

La parte estiva della discoteca è a forma di ferro di cavallo a tre livelli. Al primo livello è situata la pista da ballo di circa 250 mq, al secondo troviamo due bar e tre zone per sedute con tavoli e al terzo livello l'american bar con una sua zona più riservata formata da salottini e una seconda zona con sedute con tavoli. All'apice del "ferro di cavallo" trova posto un grande palco dove si sono svolte grosse manifestazioni.

La discoteca interna, ricavata scavando per ben dieci metri sotto la pista della discoteca estiva, è sviluppata su due piani per una superficie totale di circa 2000 mq. Le piste sono due: una di 80 mq, più alta, viene utilizzata anche come palco, l'altra, la pista centrale, è una pista luminosa girevole di 200 mq, trascinata in movimento da sedici motori sincronizzati con velocità variabile.

Il signor Vito Mastrogiacomo ci fa conoscere i suoi due figli, Titti e Leo che si occupano della programmazione e della direzione artistica del Divinae Follie. Leo ci spiega come hanno programmato le varie sera "La serata del venerdì è stata curata tenendo conto delle specifici esigenze di un pubblico maturo, qui un programma con sfumature chiaramente cabarettistiche definito "Cafè Follie" e caratterizzato da musica dal vivo, spettacolo, moda e varietà. Il sabato invece la serata "Divinae Follie Vogue", sofisticata ed esclusiva. Un discorso a parte merita la giornata di domenica con "Divinae Follie Young", che coinvolge la fascia più giovane, in particolar modo studenti, spesso penalizzata dagli orari di apertura delle discoteche: si è pertanto deciso di anticipare alle ore 18,30 l'orario di apertura, con chiusura alle 23,20 circa."

Titti a sua volta spiega: "Siamo molto attivi e attenti anche nella programmazione di concerti e manifestazioni: Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Gino Paoli, Ligabue, gli Stadio sono solo alcuni degli artisti italiani che sono stati nostri ospiti. Tra gli artisti stranieri, Gloria Gaynor, Afrika Bambaata, Innocence, Technotronic, Banderas e altri ancora. Inoltre manifestazioni a carattere nazionale come la presentazione dell'automobile Fiat Uno Rap". L'attivissima Titti sta inoltre lavorando a un progetto molto importante per la stagione estiva '92.

Il lavoro di Leo e Titti Mastrogiacomo è coadiuvato da una locale organizzazione di P.R., con Antonio di Lollo e Nicola Pertuso in prima fila.

Un discorso a sè merita la parte tecnica. Ne parliamo con Alfio Morelli socio della COEMAR RIMINI S.r.l. che ha progettato ed eseguito il montaggio dell'impianto suono delle scenografie luci. Ci spiega: "Quando si è cominciato a parlare di impianto di sonorizzazione si è presentato subito il primo problema perché bisognava fare ballare contemporaneamente più di 1.000 persone e nello stesso tempo lasciare dormire i vicini, perché la discoteca in questione è situata all'aperto. Con calcoli molto precisi, grazie agli studi dell'ing. Ennio De Cesaris e a una elettronica dedicata dell'Outline, siamo riusciti ad installare gruppi di diffusori in modo che nella pista ci fosse la massima pressione sonora ottenibile dall'impianto mentre al di fuori del locale, per effetto delle fasi, ci fosse un abbattimento del rumore molto evidente.

"Per le luci abbiamo utilizzato in parte la struttura in ferro che sovrasta tutta la discoteca e una struttura mobile di forma ottagonale agganciata tramite quattro motori elettrici da 20 q. ognuno. Per evitare un groviglio enorme di fili in movimento nella struttura mobile (ci sono ben 142 punti luce!) abbiamo sistemato le unità di potenza statiche e dimmabili nella struttura stessa, arrivando quindi solo con i fili di alimentazione e di controllo. Per l'alimentazione delle luci e del suono, solo per la parte estiva sono stati necessari 250 Kw di potenza.

"Quando poi abbiamo cominciato a prendere in esame la discoteca al chiuso – prosegue Alfio Morelli – ci siamo trovati di fronte al problema suono, perché tutte le strutture e gli arredamenti erano di cemento armato, ferro e vetro. "Anche questo problema è stato risolto con due soluzioni. La prima, abbastanza logica: una correzione acustica e trappole acustiche sistemate nei luoghi più critici, abbelliti esteticamente dall'architetto Emanuele Matera che ha curato l'estetica del locale. La seconda: un impianto audio Custom centrale, soluzione rivelatasi vincente per la possibilità di concentrare il tutto sulla pista e per l'ottima resa estetica.

"Arriviamo così a parlare dell'impianto luci e scenografie luminose. Sulla pista centrale a soffitto è stato ricavato un traliccio a croce che raggruppa l'impianto audio centrale e buona parte delle luci. Per la pista, ulteriore "chicca", è stata realizzata una struttura tonda in ferro con un diametro di 16 mt. sulla quale è stata montata una pista luminosa in cristallo formata da 148 spicchi, ognuno dei quali reso luminoso da neon colorati. Questa struttura, che pesa circa 50 tonnellate, è messa in movimento da 16 motori sincronizzati.

"Per il controllo dei giochi sulla pista - conclude Morelli - essendo questa in movimento, si è dovuta creare una trasmissione dei dati via radio. L'esecuzione della pista luminosa è stata effettuata in collabora ne con la ditta AMPLILUX di Mia Adriatico.

Un altro traliccio parte dal soffitti arriva alle spalle del palco, dove trova posto il resto dei proiettori; centro troneggia una grossa sci al neon con il nome del locali. Completa il tutto un sofisticato impianto video".

Una nota di merito va ai tre personaggi chiave che fanno sì che il tutto funzioni al massimo delle possibilità: il dj Nicola di Venere, il dj Nicola Calabrese e lo scenografo Riccardo Mastropasqua, che crea continuamente nuove scenografie in tempo con la serata in programma.