Chi l'avrebbe mai detto che il titolare della discoteca più grande del mondo, il famoso Genux di Lonato, è un arzillo signore della rispettabile età di 81 anni? "Casi della vita", dice lui sorridendo. Lucido, ironico, tutto d'un pezzo, il commendator Adolfo Facchetti è personaggio mitico sull'asse Brescia-Verona-Mantova. Da mezzo secolo imprenditore edile di alto rango, ha progettato e costruito banche, ponti, strade, palazzi. Ma che effetto fa ritrovarsi, a 81 anni, titolare della discoteca più grande del mondo? "Un effetto decisamente sorprendente anche per me", spiega, "Mai avrei immaginato di entrare in questo ambiente. Un ambiente che mi permette di tenere i contatti con il mondo e con la realtà di oggi e che, in qualche modo, mi aiuta a rimanere giovane".
Come è successo che il commendator Facchetti si sia ritrovato alla testa della discoteca più grande del mondo, quel colossale supermarket della notte costato la bellezza di 20 miliardi? È successo che il commendator Facchetti ha costruito l'immobile del Genux e poi, sostenuto e sollecitato da due amici che apprezza - Visioli e Zecchi, titolari rispettivamente dell'Ok di Bagnolo Cremasco e del Kalua di Orzinuovi - decise di entrare nella gestione del locale.
"Quando vengo al Genux e osservo quest'opera colossale devo ammettere che mi dà una grande soddisfazione", sorride Facchetti. "È una soddisfazione, per me, aver costruito un ambiente come questo, che permette a persone di età diverse di stare assieme, ballare, ascoltare musica, divertirsi. A volte ripenso a quando ero giovane io. I sacrifici erano duri, pesanti, lo svago era rappresentato da cose semplici: una partita a carte all'osteria, una domenica pomeriggio a ballare con una fisarmonica sotto un portico o sull'aia, circondata da uno steccato perché bisognava pagare il biglietto. Andavo anch'io a ballare, e mi piaceva. Oggi invece il divertimento rappresenta unaspetto dominante nella vita dei giovani. E forse è giusto che sia così".
Ancora impegnato in diverse attività, il commendator Adolfo Facchetti trova il tempo per occuparsi del Genux. "In linea generale, perchè il locale conta su validissimi collaboratori", puntualizza con il suo spiccato accento bresciano. E lo fa perchè in mezzo a tanta gente che si diverte anche lui in qualche modo riesce a divertirsi. Anche soltanto osservando gli altri.
"Il fatto più incredibile è che la gente arriva da tutte le città, e se lo fa deve pur esserci una ragione ben precisa. Ecco, a costo di ripetermi, voglio sottolineare che il Genux è qualcosa di diverso, qualcosa di più dì un grande locale da ballo. È un posto che permette di scaricare tensioni, stress, preoccupazioni".