Singapore

La città-stato di Singapore, modernissima e in continuo, tumultuoso sviluppo, è un punto di riferimento obbligato per chi vuole operare nei Paesi del Sud-Est asiatico.

Si chiama Zouk ed è la discoteca più famosa di Singapore e dell'intero Sud-Est asiatico. È un locale di lusso, multifunzionale, capace di 2.000 persone, con una caratteristica: dall'architettura alla divisione degli spazi, all'arredamento, agli impianti audio e luce, alla cucina, tutto è dichiaratamente, rigorosamente Italian Style. Insomma, una discoteca pensata, progettata, realizzata all'italiana (e con un dee-jay italiano).

Ce ne ha parlato Nicola R. Ticozzi, presidente dell'APIAD, Associazione Produttori Italiani Attrezzature per Discoteche e Teatri, per sottolineare l'attenzione e la considerazione che il Made in Italy gode nella zona e le possibilità di accentuare la sua presenza in un mercato in forte sviluppo anche nel settore dell'intrattenimento. Possibilità verificate in concreto in occasione del Sound & Light Asia '91, la nuova fiera dedicata alle attrezzature per locali da spettacolo svoltasi dal 10 al 12 luglio a Singapore. Fra gli espositori anche dieci aziende italiane associate APIAD: Artick, CTM, FAL, King's Sound, Lampo, LED, Music & Light Production, Program Sistem, Spotlight, SGM, Studio Due, e tre non associate: Coemar, Griven e Clay Paky.

Stand SGM
Stand Lampo
Stand LED
Stand Coemar

Nella pagina a fianco e in questa pagina, nell'ordine dall'alto in basso, agli stand al Sound & Light Asia di SGM, Lampo, LED e Coemar.

- Abbiamo accertato - ci ha detto Ticozzi - reale interesse non solo per i prodotti ma, in senso più ampio, per la discoteca all'italiana: tante luci, impianto audio di qualità, grande attenzione per la pista da ballo e per tutti i dettagli che contribuiscono a fare il successo di un locale".

Le industrie italiane hanno concluso contratti o quantomeno stabilito contatti che potrebbero portare a concreti accordi commerciali?

"Ci sono state ordinazioni dirette e altre tramite i rivenditori, che ormai da tempo distribuiscono i prodotti italiani a Singapore e in tutto il Sud- Est asiatico. Ma la fiera è servita soprattutto per capire il mercato, le sue esigenze e le sue potenzialità. Molto interessante e significativo è stato inoltre il confronto dei nostri prodotti j con le copie malfatte costruite in| quell'area. Il mercato tende a privilegiare i prodotti di qualità, che sono in prevalenza italiani. L'attenzione I riservata da anni agli impianti luce I italiani si è estesa anche alle attrezzature audio. Un riconoscimento tanto più importante considerando che eravamo nella... tana del leone, cioè in una zona in cui la produzione di apparecchiature audio è massiccia".

Signor Ticozzi, quali fattori giocano a favore dei prodotti italiani?

"Anzitutto, lo stile di progettazione italiano è il più funzionale per il mercato, nel senso che riesce a soddisfare le esigenze in modo completo, come dimostra lo Zouk, il locale di cui parlavamo all'inizio. Le nostre industrie, inoltre, offrono prodotti mirati anche per la qualità".

Nel Sud-Est asiatico continuano a sorgere industrie che producono apparecchiature audio e ora anche luci a prezzi molto bassi rispetto a quelli praticati dalle aziende italiane: la concorrenza può risultare pericolosa? Secca la replica di Ticozzi: "Le apparecchiature costruite in quelle zone sono soltanto delle imitazioni dei nostri prodotti ad alta e sofisticata tecnologia, costano poco ma durano anche poco e hanno un rendimento molto modesto.. L'orientamento del mercato è verso la qualità e il rapporto qualità/prezzo dei prodotti italiani è sempre imbattibile".

Alla prima edizione di Sound & Light Asia erano presenti espositori! di tutto il mondo. La partecipazione! italiana è stata la più consistente, sia i; come numero (10 aziende socie! dell'APIAD e 3 non associate) sia come area espositiva (600 mq).

"Le uniche, autentiche novità - ha aggiunto Nicola R. Ticozzi - sono state presentate dalle nostre aziende e apprezzate dagli oltre 6.000 visitatori professionali, la metà dei quali provenienti dagli altri Paesi del Sud-Est asiatico. Per il Made in Italy si deve parlare di successo. Il mercato si è dimostrato molto interessante e ricettivo. Parteciperemo pertanto anche alla prossima edizione di Sound & Light Asia, che si svolgerà dall'8 al 10 luglio '92 sempre a Singapore ma in una nuova sede, il centro IMM. Il World Trade Center infatti si è rivelato non funzionale".

Stand Griven
Stand Program Sistem
APIAD

In alto, gli stand di Griven e Program Sistem a Singapore. A fianco, da sinistra: Nicola R. Ticozzi e Maurizia Micheli dell'APIAD, Yeo Yang Thona e Antony Goti della Hawko e Piero Venturelli della Fiera di Rimini al convegno APIAD.

"Completiamo il quadro con le impressioni e le valutazioni dei protagonisti della fiera, cioè delle aziende presenti a Singapore.

LED di Bari:

"A nostro avviso la manifestazione è stata inferiore alle attese sia per l'afflusso di pubblico sia per numero di affari conclusi. "Potrà rivelarsi però importante in quanto il mercato è ancora tutto da scoprire e soprattutto estremamente attratto dal prodotto made in Italy: diciamo quindi che si è seminato con buona possibilità di raccolto in un prossimo futuro. "L'interesse per il prodotto italiano inoltre attenua i timori per la comparsa sul mercato dei cloni provenienti da Taiwan".

Lampo di Castel Goffredo (MN):

"In generale, per quanto riguarda la partecipazione e il tipo dei visitatori, la fiera di Singapore si è rivelata abbastanza soddisfaciente. Per la nostra azienda si è trattato di un'esperienza positiva. L'organizzazione è apparsa corretta, seppure un po' carente sotto certi aspetti".

Clay Paky di Pedrengo (BG):

"Abbiamo partecipato attraverso il nostro rivenditore che già opera sui mercati asiatici. Fiera di modeste dimensioni ma interessante: un mercato tutto da valutare".

Program Sistem di S. Clemente (FO):

"Singapore è una fiera di dimensioni modeste, ma certo la più grande per il mercato del Sud-Est asiatico. Abbiamo visto molti cinesi, la massiccia presenza degli espositori italiani, praticamente nessuna novità rispetto all'ultimo SIB. Noi abbiamo partecipato per sostenere il nostro rivenditore locale".

FAL di Castel Goffredo:

"Fiera interessante, per la partecipazione di operatori da tutto il mondo, australiani compresi. Un po' di delusione per la totale assenza di giapponesi e la cattiva organizzazione. Per allestire il nostro stand di 90 metri quadrati (il più grande degli italiani) abbiamo lavorato giorno e notte. Comunque si tratta di un mercato in crescita".

Griven di Castel Goffredo:

"Nel complesso è stata una fiera di dimensioni e valore locali. Si tratta, in ogni caso, di un mercato da seguire con attenzione. Per noi è stata un'esperienza nuova, che andava fatta. Saremo presenti anche al Plasa di Londra, dove presenteremo (tramite il nostro distributore per l'Inghilterra, Batmink, stand G44) la nuova gamma di spot teatrali, che riprendono il comodissimo sistema di apertura anteriore che permette una facile e veloce manutenzione della lampada e della lente. Sono muniti inoltre di un sistema di scorrimento lampada a carrello mediante manopola posteriore che consente un velocissimo assetto del raggio luminoso.