Ricordo ancora perfettamente quella prima edizione, nata fra perplessità, incertezze e non pochi dubbi. Un pugno di aziende (non a caso oggi premiate quali "pionieri"), poche migliaia di visitatori, qualche giornale che, tra l'ironico e il divertito, raccontava dì una neonata fiera dedicata alle discoteche. Era l'anno 1983.

Il SIB, Salone Internazionale di Tecnologie e Attrezzature per Locali da Ballo era nato da una felice intuizione di Gianni Fabbri e alcuni associati del SILB di Rimini, dal sostegno e dall'incoraggiamento dell'allora presidente Stefano Branduardi e dalla collaborazione dei funzionari dell'Ente Fiera di Rimini. Quell'anno non ero ancora neppure consigliere ma un semplice iscritto SILB e fino ad allora - come tutti i miei colleghi - dovendo costruire o ristrutturare il locale ero costretto a macinare centinaia di chilometri per visitare aziende che avessero prodotti luce, bazzicare altre fiere per trovare sistemi di amplificazione oppure poltrone, tavolini, banchi bar. Ero costretto a un paziente, tenace lavoro di ricerca dei fornitori.

Insomma, una fiera che raggruppasse, in un luogo preciso e con un preciso appuntamento annuale, la tecnologia per quei nostri locali che stavano diventando sempre più moderni e sofisticati era certamente una buona idea, una grande idea. Vitale per noi.

Da quel 1983 molta acqua è passata sotto i ponti, molte cose sono cambiate nell'industria del divertimento notturno e il SIB di Rimnìni è diventato la più importante esposizione mondiale del settore. Per visitarla, ora, arrivano operatori da tutti i continenti, da ogni angolo del mondo. Tutte le più importanti aziende spe cializzate non hanno mancato, in questi anni, l'appuntamento di Rimini. Anzi grazie a Rimini molte sono cresciute, si sono affermate sui mercati internazionali. Quando si parla di made in Italy, di tecnologia per discoteche all'avanguardia nel mondo non è usurpata vanità ma legittimo orgoglio.

È legittimo orgoglio deve essere anche per noi, imprenditori del Sindacato Italiano Locali da Ballo, perchè il SIB rappresenta un fiore all'occhiello di cui andare fieri. Se SIB è diventato quello che è diventato, il merito è anche nostro. Nostro come associazione ma anche come singoli imprenditori.

Non credo esistano altri paesi al mondo come l'Italia in cui gli imprenditori hanno attenzione e cura quasi maniacale delle proprie aziende, tanto da reinvestire periodicamente quasi ogni profitto nell'ammoderna mento, nell'abbellimento, in una riconversione co stante che fa dei nostri locali i più belli e anche i più invidiati.

In questi anni alcuni personaggi, sia all'interno della nostra Associazione sia all'interno dell'Ente fiera di Rimini, sono cambiati, però lo spirito di collaborazione e solidarietà, il desiderio comune di fare di Rimini un meeting di calibro mondiale non è mai venuto meno.

Quest'anno SIB celebra, degnamente e legittima- mente, un appuntamento importante: dieci anni di vita. Lo celebra con un simbolo (corona a tre punte) per autoincoronarsi giustamente esposizione prima al mondo e con un riconoscimento, il "Premio Pionieri SIB", dovuto omaggio a quelle aziende che in questi anni non hanno mai mancato una sola edizione. In questi dieci anni noi abbiamo fatto crescere SIB, ma SIB ci ha aiutato a crescere. Grazie a questo appuntamento, che rappresenta qualcosa di più di un'occasione per comprare nuove luci, nuove poltrone e un nuovo impianto audio, siamo cresciuti come imprenditori, ciascuno nella propria individualità, ma anche come categoria. Abbiamo preso coscienza della nostra forza, delle nostre responsabilità nell'ambito del sociale, del nostro sempre crescente desiderio di sentirci uniti, compatti.

Per queste ragioni vivo questa edizione decennale del SIB con animo più entusiasta, con maggiore coscienza del mio ruolo - quale presidente - e del vostro. Qualche volta, nella vita, è necessario soffermarsi a riflettere, voltarsi indietro per rendersi conto del cammi no percorso, di quello che si è fatto. Mi auguro cheanche voi viviate questi primi dieci anni di SIB con lo stesso slancio, la stessa convinzione e lo stesso entusiasmo.