Mentre stiamo andando in stampa con questo numero della rivista i giornali riportano con dovuto risalto una tragica notizia: la notizia della morte di Gianni Brera, la firma più prestigiosa del giornalismo sportivo italiano, scomparso per un incidente automobilistico avvenuto fra Codogno e Casalpusterlengo.
Gianni Brera è stato un grande del giornalismo italiano, ha inventato un nuovo lessico per descrivere il mondo del calcio, ha fatto opinione e acceso polemiche, ma Gianni Brera è stato, soprattutto, uomo di cultura e con un profondo gusto della vita.
Amava la letteratura, amava lo sport, amava la buona cucina e amava anche la notte. Non il mondo della notte nell'acce zione che noi siamo soliti attribuirgli, ma il mondo della notte come spa zio di svago, di relax, di rigenera zione dalle fatiche quotidiane.
Raccontandoci del personaggio Gianni Brera, i giornali ci raccontano delle ore piccole trascorse in compagnia degli amici e nelle immancabili partite a scopa e tressette. Gianni Brera è scomparso per un incidente stradale alle 3 di notte, e certo non usciva da una discoteca...
La sua tragica morte è stata pubblicata da taluni giornali insieme alle notizie su alcuni incidenti del sabato sera, stabilendo un accostamento verosimilmente non voluto, ma comunque tale da alimentare ulteriormente assurde polemiche nei confronti della nostra categoria.
È troppo pretendere, per questo 1993 che si preannuncia carico di problemi per la nostra categoria, maggiore attenzione e sensibilità da parte dei mass media?
Bruno Cristofori
Presidente Sindacato Italiano Locali da Ballo