Piace a molti critici del mondo della notte presentare le nostre aziende come tanti piccoli mondi separati dalla realtà produttiva del Paese. Senz'altro in buona fede essi pensano che una discoteca non vada al di la della soddisfazione di una generica domanda di evasione. All'interno di questa logica riduttiva le accuse più o meno dirette incontrano ben pochi ostacoli: che interesse ci può essere a capire veramente i problemi di mondi separati dalla realtà produttiva del Paese? Ecco che, allora, può divenire norma prendere decisioni su qualsivoglia oggetto correlabile alia vita notturna, come se la nostra realtà economica I non fosse una questione di struttura. Ma è proprio vero che i locali di intrattenimento sono solo evasione? Certo, una discoteca ha la sua ragion d'essere nel soddisfare la voglia di divertirsi dei propri clienti, ma quando pensiamo a 5 mila discoteche con milioni di frequentatori, si aprono scenari diversi: per esempio appare subito evidente il ruolo dominante, tra i giovani, della nostra forma di intrattenimento.
Relativamente all'uso del tempo libero, i locali da ballo da almeno dieci anni rappresentano la realtà dominante. A questo punto non e forse lecito immaginare che proprio i luoghi e i tempi delle vacanze abbiano oggi, nel servizio svolto dalle discoteche, un valore aggiunto straordinario? O Non sono proprio i giovani il target piu corteggiato dalle grandi capitali del turismo? Molte testimonianze sono in grado di confermare l'alto valore aggiunto che noi imprenditori offriamo al movimento turistico. È noto che la costa romagnola resistette alia ormai dimenticata invasione delle alghe grazie alia fitta rete di locali che offrivano di notte ciò che il giorno negava. Vi sono località, come Viareggio, che frustrarono in passato I'attivitd delle discoteche e, oggi, scoprono di aver perso fascino persino nei confronti delle famiglie. Quando la Spagna del dopo Franco cerco nel turismo risorse per lo sviluppo, protesse e stimolò proprio la vita notturna e in pochi anni località come Ibiza divennero famose nel mondo, calamitando interessi, comunicazione e investimenti. Insomma, se è vero che le persone fra i 18 e 35 anni sono da considerare il target strategico per il turismo, allora l'organizzazione del divertimento notturno rientra a pieno titolo nei programmi di sviluppo di questo comparto fondamentale per I'economia del nostro Paese. Devo dire che A malgrado i molti attestati di fiducia ricevuti da politi e da imprenditori turistici, il mondo della notte e ancora sottovalutato. Dobbiamo dunque fare uno sforzo per far conoscere alle altre componenti dell'offerta turistica le nostre potenzialità e l'alto valore strategico del nostro lavoro. Dobbiamo convincere le istituzioni che senza il nostro apporto il turismo italiano avrà un futuro dimezzato e che urgono incentivi e regole europee anche per il nostro comparto. Se ci riusciremo, oltre a favorire la tenuta della nostra economia, faremo un grande passo avanti verso la piena legittimazione del nostro mondo.
Bruno Cristofori
Presidente nazionale SILB