Dottor Bagnoli, dopo le recenti, virulenti polemiche sulle "stragi del sabato sera", quale produttore di bevande alcoliche destinate soprattutto al consumo in discoteca non si sente in qualche modo sul banco degli accusati?
La domanda è dichiaratamente provocatoria, ma il dottor Gianni Bagnoli, titolare delle Distillerie Bagnoli di Stanghella (Padova), non è, come si suol dire, "uno che si tira indietro". Perché ama la chiarezza, soprattutto nei rapporti con il mercato, cioè con la gente che consuma i prodotti delle Distillerie dei fratelli Gianni e Camillo Bagnoli con sede in Via statale 4, 35048 Stanghella (Padova), Tel. 0425/95395, Fax 0425/958436.
Con chiarezza, appunto, il dottor Bagnoli replica alla nostra domanda: "Potrei risponderle in maniera altrettanto provocatoria, alla Sgarbi per intenderci, dicendole che mi sento altrettanto colpevole del produttore di autovetture o motociclette che sfiorano, se non superano, i 200 chilometri orari e che possono essere guidate a soli diciott'anni, o del produttore di alcuni programmi televisivi o cinematografici che propongono ai giovani dei falsi miti in cui molto spesso coraggio, sprezzo del pericolo e violenza sono solo degli alibi per fare spettacolo.
"In realtà penso - prosegue Gianni Bagnoli - che l'aurea regola dei nostri antichi progenitori, "in media stat vir- tus", sia oggi più che mai valida. Pensi che un qualsiasi medicinale liberamente vendibile in farmacia, se preso in dosi eccessive può diventare dannoso se non addirittura mortale. Che qualsiasi alimento può trasformarsi in un pericoloso killer se preso in eccesso: troppo zucchero uguale diabete, troppa carne e grassi animali uguale colesterolo ecc. E allora? Vogliamo proibire i farmaci o eliminare lo zucchero, la carne e così via?".
Le Distillerie Bagnoli hanno stabilito da tempo un rapporto privilegiato con le discoteche, sino a entrare a pieno titolo nel pool delle aziende sponsor ufficiali del SILB. Negli ultimi anni anni si sono affermate come azienda leader nella fornitura a discoteche, dancing, locali da ballo, pìa- nobar, cafè drink di distillati, liquori, succhi concentrati e sciroppi particolarmente indicati nella preparazione di cocktails e long drinks. Il dottor Bagnoli, dunque, è sicuramente qualificato per precisare quali sono i prodotti più richiesti attualmente in discoteca.
La sua replica è puntuale: "Dopo il boom della crema di whisky e quello più recente della tequila, ora il mercato ha raggiunto una sostanziale stabilità. Un ruolo preminente giocano tutti i cocktails e long drinks: gin and tonic, coca and rum, succo d'arancio e vodka, oltre ai classici Alexander e Negroni, sono la base del consumo ai bar delle discoteche. Seguono i distillati classici: whisky, bourbon, tequila e i liquori dolci, crema whisky e liquore al cocco principalmente.
"Se proprio una distinzione la dobbiamo fare, ho notato una notevole differenza nei consumi fra locali da ballo liscio e discoteche: nei primi predomina il consumo di vini frizzanti, specie se Prosecco e Cartizze, oltre che di tutti i succhi concentrati di frutta, e come liquori, in special modo crema whisky e liquore al cocco; nei secondi base essenziale rimane il gin, seguito da rum, whisky, tequila, vodka secca e le vodke alla frutta".