Bobadilla feeling club Jazz Live

Il ritorno della musica dal vivo nelle discoteche appare come una delle tendenze più significative degli anni '90. Si tratta di un fenomeno che, in piena fase di sviluppo, appare destinato a durare a lungo, in quanto è visto favorevolmente da ampie fasce di pubblico.

Dal punto di vista del titolare del locale, portare la musica dal vivo in discoteca è un'azione di marketing dai molteplici aspetti positivi, operazione che però può comportare qualche problema dal punto di vista logistico e tecnico in generale, e che richiede investimenti di qualche entità. Un locale in cui si voglia far suonare un gruppo più o meno numeroso di musicisti deve essere previsto allo scopo e molto difficilmente può essere improvvisato al momento.

Un'area spettacolo ben attrezzata, accogliente e confortevole è il primo requisito di un locale che aspiri a proporre musica suonata di un certo livello e quindi i requisiti logistico-architettonici-acustici hanno priorità assoluta.

Una notevole influenza sul risultato finale è data anche dall'impiantistica tecnica, in particolare quella di amplificazione. Lo spettacolo musicale non ha niente a che vedere con la riproduzione di dischi e non si creda che "collegando'' i musicisti al miscelatore del dee-jay si possano ottenere buoni risultati. Anzi, normalmente ciò che si ottiene è di sfasciare buona parte delle casse acustiche installate. Soltanto impianti audio espressamente pensati per assolvere a questa duplice funzione, una volta risolti i rispettivi problemi di ambientazione possono essere impiegati per fronteggiare due funzioni fra loro molto diverse. Vediamo dove risiedono queste differenze.

1) Requisiti per riproduzione dischi
- Presenza di una cabina dee-jay possibilmente dislocata vicino alla pista ballo.

A) impianto di controllo segnale audio

Apparecchiature di base necessarie
giradischi, lettori di compact disc, registratore a cassette, miscelatore per sorgenti sonore stereofoniche, cuffie, microfono, impianto di pre-ascolto (monitor dee-jay).

B) Impianto di amplificazione di potenza:

Apparecchiature di base necessari
equalizzatori, limitatori, crossover elettronici, finali di potenza, casse acustiche.

Criteri di sonorizzazione
Sonorizzazione pista da ballo con minima interazione nelle zone esterne ad essa, capace di trattare segnali ad ampio spettro, caratterizzati da elevato livello efficace (RMS) e limitato livello di picco (bassa dinamica). Non soggetto a rientro acustico. Correlazione audio/visiva e localizzazione del fronte sonoro non necessarie.

2) Requisiti di produzione di spettacolo musicale
- Presenza di palcoscenico o di area che possa essere adibita a tale uso, presenza di cabina di regia per fonico (solo per spettacoli di un certo impegno)

A) impianto di controllo del segnale

Apparecchiature di base necessarie
miscelatore per strumenti (da 16 a 48 canali) microfoni e radiomicrofoni con relative aste, scatole di connessione diretta degli strumenti al mixer, ciabatte di connessione, microfoni e strumenti, impianto di ascolto (moritor) musicisti, apparecchiature per effetti (compressori, noise gate, delay, riverberatori). Strumenti musicali, effetti e amplificatori per strumenti (normalmente di proprietà dei musicisti.

B) Impianto di amplificazione di potenza

Apparecchiature di base necessarie
equalizzatori, limitatori, crossover elettronici, finali di potenza, casse acustiche.

Criteri di sonorizzazione
Impianto di sonorizzazione della pista da ballo e delle zone esterne ad essa; capace di trattare segnali ad ampio spettro a medio livello efficace (RMS) ed elevato livello di picco (alta dinamica). Potenzialmente soggetto a rientri acustici. Correlazione audio/visiva e localizzazione del fronte sonoro indispensabile.
Dall'esame dei rispettivi requisiti sopra esposti, appaiono chiare le enormi diversità: riproduzione musicale nel primo caso, produzione musicale nel secondo.

Controllo del segnale
A livello di trattamento del segnale abbiamo sorgenti sonore che non hanno niente in comune fra loro: segnali stereofonici nel primo caso e monofonici nel secondo. Questi segnali possiedono caratteristiche elettriche diverse: codificati RIAA nel primo caso, lineari nel secondo. Possiedono parametri propri in contrapposizione: ad alto livello efficace (RMS) e basso livello di picco (Peak) e immuni da rientri acustici nel primo caso, a medio livello efficace (RMS) e alto livello di picco (Peak) e soggetti a rientri acustici nel secondo. Oltre a ciò, richiedono rispettivamente una serie di elaborazioni, mediante le rispettive apparecchiature che non hanno niente in comune fra loro.
Il controllo del segnale sarà eseguito nei due casi in maniera completamente indipendente da due impianti diversi, il primo nelle mani del DJ, il secondo nelle mani dei musicisti.

Amplificazione e diffusione
L'unica parte d'impianto audio che in linea teorica potrebbe essere impiegata per assolvere alla duplice funzione è quella di potenza, schematizzata nel paragrafo B. In entrambi i casi, infatti, abbiamo le medesime attrezzature e cioè equalizzatori, limitatori, crossover elettronici, finali di potenza e casse acustiche. Queste sono le uniche apparecchiature che teoricamente potrebbero lavorare in entrambe le utilizzazioni. Diciamo teoricamente perché esistono ancora delle severe limitazioni, che sussistono indipendentemente dalla potenza dell'impianto, dal volume sonoro che può generare e via discorrendo. Vi sono infatti tre requisiti delle rispettive funzioni, che interessano specificatamente la parte di potenza dell'impianto, che appaiono diametralmente opposti:

  1. mentre all'impianto per riproduzione di dischi si chiede soltanto di sonorizzare la pista da ballo, l'impianto per musicisti deve poter sonorizzare anche lo spazio per il pubblico seduto.
  2. fatto questo ancor più importante, mentre nell'impianto per riproduzione dischi non è richiesta né correlazione audio/visiva né localizzazione del fronte sonoro, l'impianto per musicisti non può farne assolutamente a meno.
  3. mentre l'impianto che riproduce dischi non è soggetto a rientri acustici, quello che amplifica i musicisti lo è.

Se nel primo caso (riproduzione di dischi) l'impianto che genera volume sonoro al di fuori della pista può no essere gradito dal pubblico, nel condo caso (produzione musicale) nessuno piacerebbe ascoltare u gruppo musicale che suona in m data posizione sentendo il suono eh proviene, magari, dal soffitto.

Ciò complica in maniera notevole possibilità di utilizzare il medesiir, impianto di potenza per riprodurr alternativamente dischi e music® in quanto soddisfare entrambi i quisiti comporta dei vincoli ben cisi fra posizionamento dell'are spettacolo, della pista da ballo, deli cabina DJ, della regia musicale (i prevista) e ovviamente posiziono mento degli altoparlanti nell'ambir te, Detto ciò, sarà possibile in mol casi trovare un ragionevole compro messo, ma questa problematica nodovrà mai essere data per scontata.

La sezione di potenza
La sezione di potenza di un impianti per produzione musicale va adattato il più possibile alle funzioni di sonorizzazione della pista, allorché venga utilizzato per riproduzione di dischi. Da ciò si comprende che la posizione del palco o della zona spettacolo dovrà essere adiacente alla pista da ballo, che si dovranno impiegar meno casse acustiche possibile (4 o addirittura 2) e che queste andranno collocate sul palco o sollevate sulle verticale di esso e inclinate adeguatamente verso il basso, generando così energia sonora dapprima sulle pista da ballo e, a seguire, sulle aree destinate al pubblico seduto.

I musicisti dovranno sempre trovarsi dietro a loro o al massimo fra di esse, per non incorrere nei già citati problemi di rientri acustici attraverso i microfoni. Un accorgimento importante consiste nell'evitare di separare più di 2 casse (o gruppi di esse) fra di loro. Non si dovranno usare, per esempio, 4 casse agli angoli della pista, a meno che non ci sia la possibilità di scollegare quelle due più distanti dal palcoscenico in caso di impiego con musicisti. Ciò per mantenere la correlazione audiovisiva nell'impiego con musicisti. Per questo motivo, gli impianti per musicisti da impiegarsi in discoteca saranno basati su 2 o 4 casse installate sempre a gruppi formati da due colonne, in pratica due sole sorgenti sonore ai lati del palcoscenico.

Interfacciamento
L'interfacciamento fra le due sezioni di controllo del segnale operante attraverso la medesima sezione di potenza è un'operazione semplicissima che si riduce a pochi collegamenti. In questi casi è sufficiente prelevare l'uscita del mixer del DJ e inviarla in due canali del mixer dei musicisti. Benché sia possibile anche fare l'esatto contrario, in questo modo si può attraversare con il segnale dei dischi tutta una serie di controlli presenti sul miscelatore dei musicisti che risultano utili per la migliore qualità sonora possibile.

Subwoofer Top Sub Outline

Accanto, il subwoofer Top Sub della Outline che impiega due woofer da 18" nello stesso mobile.

Conclusioni
Il consiglio che possiamo dare è di affrontare l'argomento con quegli installatori che, oltre a garantire una costante assistenza sui materiali abbiano una specifica preparazione ed esperienza anche nel settore di impiego delle attrezzature audio negli spettacoli musicali. Il risparmio di un'intera sezione di potenza (circa il 50% del valore di un impianto completo polifunzionale) non è da sottovalutare.