Stop Line
Una delle più grandi discoteche d'Italia, nasce fra il 1993 e il 1995. Chiude in pochissimo tempo, nel 2001. Dopo una riconversione completa diventa un concessionario di auto, Autotorino, il cui showroom in realtà conserva ancora i due ponti pedonali sopraelevati della discoteca.
"L'intervento realizza la trasformazione di un anonimo magazzino di 54QO mq in uno dei più complessi e attrezzati centri d’Italia per lo spettacolo, la riunione e il ritrovo serale.
Un grande contenitore di attività per il tempo libero concepito come luogo al coperto di passeggio e di sosta, nuova virtuale piazza urbana. La facciata principale dell'edificio che si sviluppa su una lunghezza di 60 m vive di una doppia identità, diurna e notturna.
Di giorno, l'involucro architettonico si presenta attraverso un massiccio fronte cieco, un muro composto in pannelli di acciaio Corten ossidato, tagliato da un’improbabile pensilina sospesa a sbalzo e al centro un brusco squarcio verticale, di larghezza appena sufficiente per consentire l’attraversamento di un ponte di accesso. Ad eccezione di due minuscole porte di sicurezza il fronte appare impenetrabile e misterioso.
L'inusuale facciata non permette di identificare l’edificio, fa pensare a una gigantesca struttura metallica fuori scala, forse richiama alla memoria l’immagine di una fonderia perduta, uno dei tanti esempi di archeologia industriale sopravissuti nei fondovalle lombardi. Ma di notte tutto cambia e la facciata principale si trasfigura: la parete cieca diventa una parete di luce, le lastre di acciaio bucate si smaterializzano, scompare la ruggine e compaiono i riflessi di lastre su uno specchio d'acqua posto ai suoi piedi. L'edificio prende forma, arretrato dalla strada, si individua uno spazio antistante di attesa, pavimentato, in porfido, con basse luci aeroportuali, delimitato dai setti metallici di un cancello immaginario. Uno squarcio di luce riflettendosi nell’acqua invita ad entrare.
Le diverse attività ospitate dall’edificio si estendono su quattro livelli, con la più alta disponibilità nel piano terra dove è localizzata l’estesa pista di pattinaggio sul ghiaccio con gradinate laterali e il largo fronte della scena del teatro. Nel piano sotterraneo, raggiungibile da due immateriali scale in metallo e vetro poste all’Ingresso, si trova l’essenziale e stilizzata sala ipogea, moderna cripta della ipertecnologica discoteca. La copertura del grande contenitore è stata trasformata in parcheggio rendendo palese l’ambiguità ricercata tra l’edificio e la macchina, tra la tecnologia e l'impianto scenico."