Rebecca
Nata forse nel 1981 come Peeter, gestita da Ilario Ongaro: due piste su una casa lungo una collina. A metà anni 90 un restyling completo, il locale viene ricostruito interamente e prende il nome di Rebecca. Da fine anni 2000 giace in stato di abbandono.
"L'idea di base nasce dalla collocazione del locale che si trova addossato a una verde collina boscosa con bella vista sul paesaggio dei laghi bergamaschi circostanti. Il progetto favorisce l'integrazione natura-ambiente attraverso il gioco dei volumi, sottolineando l’interazione fra interno ed esterno. L'intervento si articola su tre piani. Al primo piano si accede dal parcheggio attraverso una scalinata in pietra che si snoda fra giardini e vasche d’acqua. All’interno la zona servizi con ingresso, cassa e guardaroba. Il primo piano è invece interamente dedicato alla discoteca, mentre il secondo ospita un ristorante-pr/Vé e un ampio terrazzo prospiciente la collina retrostante, ai confini del bosco. La discoteca e il privé sono in comunicazione visiva attraverso un ampio lucernario situato sopra la pista. La rigidità della divisione in piani si annulla così mediante uno scenografico gioco di trasparenze. L’impianto di base è estremamente lineare organizzato tramite un intreccio ortogonale di pareti, volumi e vetrate. La linearità interagisce con il gioco delle trasparenze, lasciando spaziare liberamente la vista. Tutti gli elementi che caratterizzano la discoteca finiscono per comporre una sorta di gigantesco caleidoscopio. I volumi bianchi si riflettono negli specchi e nelle vetrate dialogando con le pareti in pietra; le pavimentazioni in pietra e in legno ben si sposano con la vegetazione, con i divani in pelle nera, con i tendaggi in velluto pesante rosso, con l’acciaio e il vetro del bancone bar e della cabina del d.j. La logica che ha guidato i progettisti è stata quella di regalare agli ospiti una notevole spettacolarità al primo colpo d’occhio permettendo altresì di cogliere, nella fruizione del locale, una certa varietà di toni che rende piacevole e rilassante la permanenza."