L'Atlantique

L'Atlantique nasce nel 1995 con un party organizzato da Dolce e Gabbana e rimane fino al 2012 fra i locali più di tendenza di Milano.

"L’architettura come metafora del sesso, del rapporto uomo donna, della passione fisica, Una visione divertita, arguta, che gioca a più livelli, con la modulazione dello spazio, con le forme degli oggetti, con i riferimenti culturali. Ci si addentra in un’atmosfera che ammicca al visitatore, costringendolo però a letture intriganti e a forti interazioni. Ingresso duro, metallico, concepito come un gioco di attraversamenti. Lo spazio con connotazioni maschili è rappresentato da una lunga passerella che, lasciandosi alla sua base un privè blu notte costellato di lampadari sontuosi, arredato da tende in velluto blu e divani in velluto e legno dorato in perfetto stile barocco, porta al ristorante. Sulla ringhiera della passerella, inquietanti cariatidi costruite con materiali di recupero sembrano contraddire il gioioso angolo bar alle loro spalle, costellato da sgabelli a forma di fiore e da un bancone sul quale come un’onda sale il pavimento di mosaico azzurro che caratterizza tutta la sala e che rappresenta metaforicamente il mare da cui nasce la vita. Al livello più basso la trasparenza del mosaico si smaterializza nel secondo bar, circolare, sovrastato da incorporei filamenti di fibre ottiche, situati giusto di fronte al videowatt che corre alle spalle della cassa. La passerella si incastra nella zona femminile, di un bel rosa confetto, volutamente stucchevole e caratterizzata da strutture luminose a vaga forma di margherita, da tavolini e sedie dall'aria delicata che si affacciano sulla pista, e un da cupido semiluminoso che occhieggia dall’alto. Da qui si passa alla zona più raccolta del ristorante, una sala dove i toni rosati si accentuano ulteriormente. La pianta suggerisce una dimensione frastagliata, e il susseguirsi di atmosfere diverse sembra ideato per creare una sensazione di spaesamento. Il locale è disegnato con un occhio quasi cinem atografico, dove le diverse angolazioni offrono alla vista altrettante inquadrature. Al contempo questa logica di incastri permette di azzerare la visione rettilinea dell’architettura preesistente, un vecchio capannone industriale a navata unica."