Embassy

Villa Cacciaguerra, palazzina nel centro di Rimini che fu anche ambasciata americana, trasformata nel 1934 in "Adriatic Embassy Club". Nel corso degli anni ha ospitato famosi artisti, nel 2014 ha riaperto come ristorante.

"Un’elegante palazzina liberty si apre su un ampio giardino: è l'essenza di un locale dotato di uno spazio interno e di uno all’aperto, che si alternano nelle stagioni invernale ed estiva. Dentro: un locale ampio, con una grande sala e un ballatoio che la sovrasta. Sotto si balla, sopra si chiacchiera: la prima zona è aperta, a vista, la seconda invece è più chiusa e raccolta. Se nell’una prevalgono le linee squadrate, nell'altra tutto si arrotonda. La scelta progettuale è quella di non concedere nulla alla logica del far tendenza a tutti i costi. Il locale è riposante, anche se colorato vivacemente dalle luci nella zona destinata al ballo, mentre il ballatoio si divide in veri e propri salottini di stile retro caldi e accoglienti, dominati dalla presenza del legno. Una maniera per ricevere un pubblico tranquillo, e anche per stabilire un richiamo ideale con gli anni sessanta e settanta, quando questo era uno degli spazi cult della riviera romagnola. Il senso di moderna moderazione è evidente nella zona esterna: un giardino rigoglioso dove gli interventi si inseriscono con discrezione. Le strutture sono fluide, armoniose. La pista, il palco per concerti, le sedute sono disposte a semicerchio. Il bar si apre sotto una bassa tettoia seminascosta dal verde, dove i toni caldi e anticati, il cotto del pavimento, il tessuto e la pelle che rivestono il bancone, il ferro battuto dei lampioni, prevalgono su quelli freddi degli specchi e del ferro cromato delle sedie. C'è un forte richiamo alla cultura mediterranea proposta dalle sedie in vimini, dagli inserti in legno, dal pavimento in pietra, dai muretti intonacati di bianco. Ma protagonista è soprattutto l'acqua, che riempie una vasca circolare delimitata da finte rocce e da palme e che zampilla da una grande fontana tonda, a lato della pista da ballo illuminata a giorno. Più che un giardino una corte, dove gustare al fresco una musica soffusa."