Finalmente del sano spirito associativo, finalmente la voglia di collaborare tutti insieme al di là di poco edificanti lotte intestine provocate da questioni personali o da concorrenza più o meno leale. Finalmente un'assemblea che ha visto una folta partecipazione di associati al SILB provinciale, i quali hanno manifestato la volontà di operare fianco a fianco per affrontare con esito positivo tutti i problemi che riguardano il mondo delle discoteche e dei locali da ballo.
Evitato il pericolo di una diaspora che avrebbe indebolito ulteriormente la già flebile voce della nostra categoria a livello provinciale e regionale e forte dell'appoggio e del riconoscimento sindacale ottenuto dalla direzione e dalla presidenza della FIPE, nelle persone del vice direttore dell'Unione Esercenti, signor Cantarutti, e del vicepresidente nazionale, signor Caliz, intervenuti alla riunione, la sezione provinciale del SILB di Udine riacquista energia e vigore a tre anni dalla sua costituzione, in un momento molto delicato per tutti gli addetti ai lavori.
Sarà compito del nuovo gruppo di lavoro formato in sede di assemblea affrontare i problemi più importanti e urgenti, fra i quali quello dei trattenimenti danzanti non autorizzati, che si tengono, in particolare durante le festività natalizie e di fine anno, in circoli privati, palestre, capannoni, ma anche in ristoranti e alberghi sprovvisti della preventiva autorizzazione della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Un problema molto serio e delicato che si scontra anche con gli interessi di altri sindacati aderenti alla FIPE, ma che lede soprattutto i nostri interessi e i nostri sforzi: noi infatti abbiamo dovuto adeguare i nostri locali a normative molto severe in materia di prevenzione incendi a cui altre categorie invece non sono tenute.
C'è da considerare inoltre l'assoluta o parziale mancanza delle più elementari norme di sicurezza che caratterizza tali trattenimenti danzanti, come l'assenza di porte di sicurezza e di sorveglianza interna e l'inadeguatezza dei materiali impiegati. A tal proposito è in calendario un incontro con il prefetto di Udine, Damiano, affinché sensibilizzi i sindaci di tutti i Comuni della provincia sul rischio che comporta il rilascio di autorizzazioni per trattenimenti danzanti occasionali senza il parere della Commissione provinciale, dato che le comunicazioni fatte ai sindaci dall'Unione esercenti negli anni scorsi non hanno sortito alcun risultato. Altro punto dolente è quello degli orari, per i quali è in scena una vera e propria farsa nazionale fatta di prese di posizione e ripicche da cui si sono salvati, distinguendosi con un'azione veramente coraggiosa, i giudici del TAR dell'Emilia Romagna che con la loro sentenza hanno riportato le responsabilità dei giovani frequentatori di discoteche ai legittimi destinatari e cioè i genitori.
Altre responsabilità vanno imputate alle autorità competenti per quanto riguarda la prevenzione, l'applicazione delle vigenti leggi del Codice della strada e soprattutto la scarsa presenza sulle strade delle forze dell'ordine durante le notti dei week-end.
Problemi di non facile soluzione, ma che a differenza di altre occasioni trovano unico nell'affrontarli tutti i gestori dei locali da ballo della provincia di Udine.