Il responsabile PRESIDENTI PROVINCIALI della sezione di Modena ha idee molto chiare sui problemi della categoria e sugli obiettivi futuri.

Mauro Marchi

Mauro Marchi (nella foto sopra), oltre ad essere un imprenditore di successo, da diversi anni è impegnato a fondo nel Sindacato, sia a livello provinciale e regionale e sia con importanti compiti operativi sul piano nazionale.

La parola chiave è comunicazione. Questo, in sintesi, il commento di Mauro Marchi, Presidente SILB per la provincia di Modena e Consigliere Nazionale per la regione Emilia-Romagna.

"Le nostre strutture - precisa Marchi, che fa parte anche della Commissione della Fiera di Rimini - permettono alle autorità di comunicare con i giovani. Noi non siamo dei trasgressori, come qualcuno vuol far credere, anzi abbiamo una funzione che, oltre ad essere socializzante, è mediale, perché ci proponiamo come mediatori tra i giovani e l'autorità costituita". È un chiaro messaggio a tutti coloro che della discoteca dicono peste e corna e che l'additano come luogo di perdizione, mentre, in realtà, la discoteca non può essere colpevolizzata, come di fatto invece è accaduto con le "stragi del sabato sera".

I problemi, però, non si fermano a questo, ma "toccano" profondamente l'imprenditore, il titolare della discoteca, sempre più a contatto con un sistema che tende a strangolare il settore, rendendo estremamente difficoltosa la sua attività attraverso gabelle di ogni genere e imposizioni spesso assurde.

"Dobbiamo affrontare problematiche importanti e delicate che devono trovare una soluzione, come la regolarizzazione della normativa sulle discoteche e l'abusivismo". Mauro Marchi, titolare del Fantasia di Carpi (MO), è soddisfatto del lavoro svolto dal Sindacato, che in questi ultimi tempi ha ottenuto risultati veramente notevoli a tutti i livelli.

"Abbiamo ottenuto finalmente il riconoscimento ufficiale della nostra imprenditorialità e questo è decisamente un passo in avanti nella solidificazione del rapporto tra discoteca e società. Inoltre la gente ha finalmente capito che le discoteche non sono luoghi demoniaci ma locali in cui il giovane viene per conoscere, per divertirsi, in una sola parola: per comunicare, cosa assai rara in questi tempi". Il riconoscimento di cui lei parla è ovviamente legato alla proposta di legge recentemente presentata da alcuni deputati.

"E' una proposta che non ci preoccupa. Se fossi costretto a scegliere, accetterei anche questo tipo di legalizzazione, perché sono più preoccupato di chi ci fa concorrenza sleale di chi invece si propone in modo competitivo ma leale". Chiarissimo. Ma per combattere la concorrenza sleale e nel contempo rimanere competitivi, quale può essere la soluzione?

"La soluzione va ricercata nella multimedialità dei nostri locali. Chi crede che la discoteca multimediale sia una novità, si sbaglia di grosso". Prego?

"Noi siamo multimediali da diversi anni ormai, perché oltre alla musica e alle luci offriamo anche spettacoli live, sale video e molte altre iniziative che, pur in perfetta armonia con il divertimento, non sono tipicamente da discoteca ma da altro locale di pubblico spettacolo". L'imprenditorialità non è acqua. Parola del presidente provinciale Mauro Marchi.