II Consiglio direttivo nazionale SILB si è riunito a Trento nella mattinata che ha preceduto i lavori dell'Assemblea nazionale. Nella sala dell'Unione del Commercio e del Turismo trentino, il presidente FIPE di Trento, Giorgio Buratti, membro anche del Comitato di Presidenza nazionale FIPE, ha salutato i consiglieri, augurando loro il buon lavoro. Ha preso subito la parola il presidente Bruno Cristofori per la relazione introduttiva.
Cristofori ha confessato che, in questo momento, il SILB risente molto di quello che sta avvenendo nella ConfCommercio dopo l'avviso di garanzia al presidente Colucci. Un apparato che sa di essere a termine e, proprio per la sua precarietà, non garantisce più quella operatività necessaria per il funzionamento della struttura generale nel suo insieme ma anche del SILB.
Non è migliore la situazione in nessun altro ufficio. Nella riunione al Ministero dell'Interno con il direttore generale Elvio Pastorelli si è constatato ancora una volta di parlare con dei "morti viventi", con gente che sa di avere i giorni contati. "A che serve parlare con gente che, oltre a non ascoltarti, sai che verrà sostituita tra qualche giorno o qualche mese. Lo sconforto è grande", ha ribadito Cristofori. Al ministro delle Finanze Gallo il SILB ha chiesto, ancora una volta, l'abolizione dell'obsoleta imposta spettacolo, la "tangente di Stato" che, all'interno Cee, si paga solo in Italia. "E poi noi gestori di discoteche non facciamo spettacolo ma intrattenimento e svago", ha sottolineato Cristofori.
È di pochi giorni fa l'incredibile notizia che, nella totale disattenzione della ConfCommercio, dove nessuno sapeva niente, la Gazzetta Ufficiale n. 255 ha pubblicato la conversione in legge del decreto che prevede l'aumento dell'imposta spettacolo di un punto in percentuale. "Potete immaginare che momento stiamo passando, l'incertezza di cosa ci prospetta il futuro. Oggi abbiamo di fronte dei morti viventi; domani chi avremo di fronte?", è stato l'amaro commento di Cristofori.
Passando alla vertenza europea contro la SIAE per la riduzione dei diritti d'autore, il Presidente ha osservato che neanche in questo caso c'è da aspettarsi una soluzione a breve termine. In una SIAE commissariata da mesi perché il presidente si è dimesso e il direttore generale è sotto inchiesta, si è aggiunto lo scoglio che il mandato del primo commissario Gessa è scaduto e non si è provveduto ancora a sostituirlo.
"L'abusivismo dilaga e quando a suo tempo lo denunciamo abbiamo solo ottenuto, incredibilmente, controlli a tappeto delle licenze degli associati in regola. I pr continuano a lavorare nella quasi totale illegalità. Problemi che trovano terreno fertile anche nella constatazione di una cultura del sindacato, dell'associazionismo, che continua a mancare", ha detto il presidente d SILB.
Dopo Cristofori ha preso la parola il vicepresidente Giancarlo Barisio che ha annunciato i tempi duri per tutti i pubblici esercizi. Dal prossimo anno la tassa sui tavoli collocati all'esterno salirà alle stelle. Basti pensare, per fare un esempio, che lo storico Caffé Florian di Venezia passerà a pagare da 40 milioni a un miliardo all'anno. È notizia del giorno che la FIPE di Torino è sotto inchiesta per aver incassato parte di una maxi-tangente (500 milioni) per chiudere un occhio sull'apertura di un nuovo centro commerciale a Torino. Sul caso Colucci (che ha ricevuto un avviso di garanzia) vicepresidente Giancarlo Barisio e stato categorico: "Deve dimettersi e noi come SILB dobbiamo chiedere ufficialmente le sue dimissioni. È vero che un avviso di garanzia non è una sentenza, ma è anche vero che i soldi mancano nelle casse della ConfCommercio!".
Marco Lazzaroni ha ricordato che, come presidente SILB di Lucca, è stato l'unico a chiedere ufficialmente, tramite la locale Ascom, le dimissioni di Colucci.
Renato Zecchi, responsabile della Commissione SIAE del SILB, ha ribadito che la nuova legge sull'aumento dell'imposta spettacolo è un fatto gravissimo; bisogna cercare al più presto di porvi rimedio all'interno della finanziaria. Sui pr, abusivismo a parte, bisogna prendere provvedimenti seri e urgenti anche a costo di denunciare i colleghi scorretti. Sergio Bertolotto ha invece sostenuto che bisogna costituire una commissione che si occupi del controllo e delle repressione dell'abusivismo.

Nella foto, un momento dei lavori del Consiglio direttivo di Trento che ha preceduto, nella mattinata, l'Assemblea nazionale.
Al tavolo, da sinistra, Rino Sportoletti, coordinatore generale SILB, Maurizio Manica, presidente SILB di Trento e consigliere nazionale, Bruno Cristofori, presidente SILB, e Giancarlo Barisio, vicepresidente del Sindacato.

Sempre sui pr, Lilliana Breuvè ha sottolineato che se servono per lavorare, ben vengano. "Bisogna invece abbattere chi ci dà fastidio, chi fa concorrenza sleale e nel contempo cercare la nostra vera identità", sono state le parole della Breuvé.
Giuseppe Iannantuoni ha aggiunto il preoccupante fenomeno dei "bigia-party". Tempo fa nel diario di sua figlia ha scoperto un invito per queste feste che si svolgono di mattina in discoteca e incitano a marinare le scuole. "È cosa gravissima e personalmente, come genitore, provvederò a presentare denuncia alle autorità contro le discoteche che organizzano i bigia-party", ha concluso drasticamente Iannantuoni.
Cristofori ha poi ripreso la parola per far riflettere su una situazione non più sostenibile: "L'inquinamento del nostro personale è sballato, perché i contratti di lavoro che siamo costretti ad applicare sono fuori mercato: infatti non tengono conto del nostro tipo di lavoro, dei nostri orari. Lavorare di notte e nei festivi è per noi gestori la regola, l'ordinario. Non possiamo pagare lo straordinario notturno e il lavoro festivo. Abbiamo bisogno di contratti collettivi per il nostro settore, che è diverso da tutti gli altri del commercio".
Angelo Zibetti ha ribadito che, anche per questo motivo, è giusto che il SILB diventi autonomo dalla FIPE e dalla ConfCommercio.
Rino Sportoletti, da poco nominato coordinatore generale SILB, ha presentare la proposta del nuovo accordo con la SIAE per il fondo di garanzia, come conseguenza dell'esaurimento di quello vecchio. Il tetto di 400 milioni che garantiva il SILB, si è infatti esaurito, grazie ad alcuni associati che a tutto il '93 non hanno pagato la SIAE. La soluzione studiata dalla Commissione SIAE, approvata all'unanimità dal Consiglio, prevede che il SILB mantenga il fondo di garanzia per tutti, ma dal '94 sarà il singolo associato a dover sottoscrivere, al ritiro del certificato FIPE-SILB in associazione, certificato che dovrà essere firmato anche dal presidente SILB provinciale, una fideussione assicurativa al costo dello 0,50% sull'importo da sottoscrivere in base alla capienza del locale. Dettagli più precisi sull'accordo con la SIAE per il fondo di garanzia li pubblichiamo in questo stesso numero.