Era amicissimo di Sergio Valentini (tutti e due di Novafeltria), amico di Cristofori, da sempre grande amico del SILB. Ogni anno veniva a dare un'occhiata al SIB di Rimini, a salutare vecchi amici gestori nei cui locali, a suo tempo, aveva cantato, e lo si poteva incontrare a qualche Convegno del SILB: in quello di Jesolo tenne una relazione sul rilancio della musica vivo, che, da sempre, era lo scopo della sua vita.
Aveva 51 anni Ivan Graziani, cantautore ma soprattutto sognatore del rock, stroncato da un tumore agli inizi di gennaio, personaggio che ci sembra doveroso ricordare per molte ragioni.
Nel 1990, quando l’allora presidente SILB Sergio Valentini gli chiese di scrivere una canzone che esortasse i giovani a non lasciarsi rovinare dall’alcol e dalle droghe, compose quello straordinario pezzo intitolato “Tutto il coraggio che hai” . Dalla Carosello ven-ne pubblicato un 45 giri in edizione speciale, con il patrocinio del SILB e di Disco & Dancing; lo inviammo agli associati in allegato alia rivista. Speravano, Graziani e Valentini (e anche noi), che gli imprenditori lo suonassero almeno una volta ogni sera, ma già allora gli imprenditori mostrarono ampie sacche di indifferenza.
Ivan Graziani era approdato alia musica alia fine degli anni ‘60, con il gruppo Anonima Sound. Salì dalle Marche a Milano, comincio a suonare nei locali di Brera, inizio a gravitare in Galleria del Corso, allora crocevia obbligato della musica leggera nazionale.
Incise il primo disco da solista nel 1976, “Ballata per quattro stagioni”, poi vennero “I lupi” e “Pigro”, ma ottenne la ribalta nazionale nel 1979 con“Agnese”.
Rock-blues, melodia, grande tecnica alla chitarra, attenzione ai testi e look eccentrico (possedeva una collezione di occhiali laccati), Ivan Graziani ha dominato la scena musicale fino allo scorso novembre, in occasione del suo ultimo concerto a Torino. Negli anni si era esibito in moltissimi locali di tutta Italia, proponendo “Firenze”, “Lugano addio”, “Monna Lisa”, i suoi cavalli di battaglia.
La musica e il contatto diretto con il pubblico erano i cardini centrali della sua esistenza che, lontano dalla scena, viveva nella casa in campagna a Novafeltria, vicino a Pesaro. Ci piace ricordare Ivan Graziani attraverso i passaggi più significativi del suo intervento al Convegno SILB di Jesolo quando, a una platea amica e attenta, spiegò: “lo provengo artisticamente dalle discoteche, ma già il termine discoteca mi dà un poco fastidio, le chiamerei piuttosto case della musica".
La mia è un’esperienza nata nella seconda meta degli anni Settanta, quando ho fatto la cosiddetta gavetta. Gavetta era andare in un locale, prendere quello che c’era da prendere, suonare dalle 9,30 di sera alle 3 del mattino: ho imparato a stare in mezzo alia gente, una cosa che nessuno può insegnare.
Ora mi sembra giusto che la discoteca torni a essere quel punto di fantasia e di grande vitalità, quel posto che restituisca con dignità spazio ai giovani musicistiche vogliono fare esperienza musicale.
Una organizzazione forte come il SILB deve tener conto di questi problemi e offrire nuove opportunità a chi ha voglia di tomare a suonare dal vivo in discoteca” .
Lui, Ivan Graziani, di tornare a suonare dal vivo in discoteca, ne ebbe sempre una gran voglia.